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Domande e risposte sul Certificato Prevenzione Incendi
Chi è tenuto a ottenere un Certificato di Prevenzione Incendi?
La SCIA antincendio va presentata dal Datore di Lavoro ogni volta che si dà inizio ad una nuova attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi, oppure quando un’attività esistente viene modificata.
Le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi elencate nell’ ALLEGATO I al D.P.R. n. 151/2011 sono state divise in tre categorie:
1) Categoria A, concernente attività a basso rischio di incendio, le quali sono caratterizzate da un basso livello di complessità e definite da norme tecniche di riferimento. Per dare inizio ad attività di questo genere, tramite il SUAP (lo sportello unico per le attività produttive) o il comando dei VVF (mediante procedura on-line), è sufficiente presentare una SCIA commerciale con allegati il progetto e la certificazione di un tecnico abilitato che attesti la conformità del progetto alle norme vigenti in merito di sicurezza antincendio;
2) Categoria B, che riguarda l’insieme di imprese contraddistinte da rischio incendio medio. Nel momento in cui si presenta il progetto, la procedura per avviare questo tipo di attività contempla la richiesta preventiva di conformità dei vigili del fuoco. Da questo momento, il comando dei vigili del fuoco sancisce l’eventuale adeguatezza dell’opera alle norme antincendio. Nell’ipotesi in cui si riceva parere positivo, è poi possibile presentare la SCIA antincendio con le modalità descritte per la categoria A ;
3) Categoria C, inerente l’insieme di attività ad alto rischio e con un’alta complessità tecnico-gestionale. Anche in questo frangente, come per la categoria B, è necessario richiedere un “parere preventivo di conformità” del progetto alle normative antincendio. A questo punto l’iter concernente la SCIA antincendio per questa categoria è uguale a quello delle altre due, con l’unica differenza che i controlli da parte dei vigili del fuoco, durante i lavori, diventano sistematici. Se, in seguito ai controlli, si accerta che l’impresa è in regola con la norma antincendio, il titolare dell’impresa riceve dai vigili del fuoco il CPI (certificato prevenzione incendi).
Qual è il processo per ottenere un Certificato di Prevenzione Incendi?
La “SCIA antincendio” rappresenta la richiesta formale che il titolare dell’attività inoltra al comando dei Vigili del Fuoco per poter iniziare l’attività soggetta a CPI (certificato prevenzione incendi). Bisogna:
• Presentare allo Sportello unico delle attività produttive (SUAP) un’istanza mediante SCIA antincendio con progetto in allegato;
• Allegare il progetto edilizio completo anche ai fini antincendio, con relativa attestazione del professionista abilitato sulla rispondenza a norma dei lavori progettati ed eseguiti;
Quali sono i requisiti da soddisfare per ottenere un Certificato di Prevenzione Incendi?
Per ottenere il CPI, il proprietario dell’edificio o il titolare dell’attività deve presentare una domanda all’ufficio preposto alla prevenzione incendi del Comando provinciale locale dei Vigili del Fuoco.
La domanda deve essere accompagnata da una documentazione tecnica, redatta da un professionista abilitato, che dimostri la conformità dell’edificio o dell’attività alle norme antincendio.
È importante notare come la relazione tecnica sia solo un passaggio preliminare che, dopo aver dimostrato la conformità dell’edificio, deve essere seguito da un progetto di dimensionamento dell’impianto antincendio su misura per l’ambiente interessato.
Tale progetto, che è qualcosa di completamente altro rispetto alla relazione tecnica preliminare, costituisce il passo successivo e rende esecutivo quanto inviato ai VVF in fase preliminare
Quanto tempo impiega il processo di ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi?
Il rilascio del CPI è da considerarsi l’esito del procedimento amministrativo di Prevenzione Antincendio: in sostanza, questo certificato garantisce che l’edificio in oggetto è stato realizzato secondo il livello di sicurezza previsto dalla normativa.
La richiesta del CPI va presentata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco prima dell’esercizio dell’attività mediante una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
Dopo accurati controlli sulla completezza formale dell’istanza, della documentazione e dei relativi allegati, in caso di esito positivo il Comando dei VVF ne rilascia una ricevuta. Entro 15 giorni quindi viene rilasciato all’attività il Certificato di Prevenzione Incendi.
Quali sono le sanzioni per non avere un Certificato di Prevenzione Incendi?
La normativa prevede delle sanzioni applicabili in tutti i casi in cui, a seguito del controllo dei vigili del fuoco, si rilevi la mancata presentazione di SCIA o di attestazione di rinnovo periodico di conformità a antincendio.
Le sanzioni sono:
• arresto fino a 1 anno o ammenda da 258 € a 2.582 €
per il titolare che non richieda il rilascio o il rinnovo del certificato di prevenzione incendi (quando si tratta di attività a rischio);
• reclusione da 3 mesi a 3 anni e multa da 103 € a 516 €
per attestazione o dichiarazione di falso, in relazione alla documentazione o alle certificazioni.
Il Certificato di Prevenzione Incendi ha una scadenza?
Di norma il CPI ha una durata quinquennale anche se per alcune attività un termine di 10 anni.
Per le attività n. 6, 7, 8, 64, 71, 72 e 77:
• entro il 07/10/2017 se DIA presentata antecedentemente al 01/01/1988;
• entro il 07/10/2019 se DIA presentata tra il 01/01/1988 e il 31/12/1999;
• entro il 07/10/2021 se DIA presentata tra il 01/01/2000 e il 07/08/2011.
Passati i 10 anni il Titolare, tramite una dichiarazione attestante l'assenza di variazioni alle condizioni di sicurezza antincendio, dovrà richiedere il rinnovo periodico di conformità antincendio.
Quali sono i benefici di avere un Certificato di Prevenzione Incendi oltre alla conformità legale?
Il possesso di tale certificato è spesso un requisito legale.
Ottenere e mantenere il certificato assicura che l’edificio sia conforme alle normative locali e riduce il rischio di sanzioni legali. Un’adeguata prevenzione degli incendi e l’implementazione di sistemi di protezione antincendio efficaci possono ridurre i danni materiali in caso di incendio. I sistemi di rilevamento precoce e gli interventi tempestivi possono contribuire a contenere l’incendio e limitare la sua diffusione.
È possibile rinnovare un Certificato di Prevenzione Incendi?
La richiesta di rinnovo certificato prevenzione incendi deve essere presentata allegando una specifica documentazione, come indicato all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 1°agosto 2011, n. 151.
Un Certificato di Prevenzione Incendi è necessario per tutte le tipologie di edifici?
Il certificato di prevenzione incendi (CPI) è il documento che certifica la conformità del fabbricato alle norme antincendio, viene rilasciato dai Vigili del Fuoco e non è obbligatorio per tutti gli edifici, ma solo per quelli previsti dalla legge, elencati nell'Allegato 1 nel D.PR. n. 151 del 1 agosto 2011.
Quali sono i principali requisiti di sicurezza antincendio che devono essere soddisfatti per ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi?
Il CPI attesta che l’edificio è stato progettato, costruito e attualmente è mantenuto in conformità alle norme antincendio, che gli impianti antincendio sono stati installati e collaudati correttamente, e che le vie di fuga e le uscite di sicurezza sono adeguate e funzionanti.
Quali sono i principali requisiti di sicurezza antincendio che devono essere soddisfatti per ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi?
Il CPI attesta che l’edificio è stato progettato, costruito e attualmente è mantenuto in conformità alle norme antincendio, che gli impianti antincendio sono stati installati e collaudati correttamente, e che le vie di fuga e le uscite di sicurezza sono adeguate e funzionanti.
Cosa succede se non rispettiamo i requisiti di sicurezza antincendio durante l'ispezione per il Certificato di Prevenzione Incendi?
Le attività che hanno l'obbligo di adeguamento e che non adempiono ai requisiti richiesti dalla normativa antincendio, sono soggette alla sanzione penale prevista dall' art. 20 del D. Lgs.
Quali sono le leggi e i regolamenti che regolano i Certificati di Prevenzione Incendi?
Il D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, riguardante il regolamento per la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi è entrato in vigore il 7 ottobre 2011. Il nuovo regolamento opera una sostanziale semplificazione e tiene conto dell'introduzione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività
Quali sono gli elementi chiave che un ispettore guarda durante l'ispezione per il Certificato di Prevenzione Incendi?
• La sicurezza degli impianti ed il mantenimento delle caratteristiche delle strutture di compartimentazione;
• La correttezza delle scelte di manutenzione da parte delle imprese
• Le misure adottate per la gestione delle emergenze
Quali documenti sono necessari per richiedere un Certificato di Prevenzione Incendi?
Il documento Inail sottolinea poi che il Decreto Impianti stabilisce anche la documentazione minima richiesta nelle procedure di prevenzione incendi, “indicando quella necessaria alla valutazione del progetto, art. 3 del d.p.r. 1 agosto 2011 n. 151, e la documentazione invece da presentare al Comando VV.F. all’atto della SCIA/CPI, regolata invece all’art. 4 del citato d.p.r.”.
In particolare per la valutazione del progetto “è prescritto che la documentazione da allegare al progetto di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva è rappresentata dalla Specifica Tecnica dell’Impianto”.
E tale documentazione tecnica “può essere predisposta da professionista abilitato nel caso l’impianto sia realizzato secondo una norma nazionale o europea, mentre deve essere sottoscritta da un professionista antincendio nel caso in cui l’impianto sia realizzato secondo una norma emanata da un ente internazionale”.
La documentazione relativa alla Specifica Tecnica dell’Impianto deve poi contenere:
• una sintesi dei dati tecnici che descrivono le prestazioni dell’impianto;
• le caratteristiche dimensionali (portate specifiche, pressioni operative, caratteristica e durata dell’alimentazione, dell’agente estinguente, estensione dettagliata dell’impianto, ecc.);
• le caratteristiche dei componenti da impiegare nella realizzazione (tubazioni, erogatori, sensori, riserve di estinguente, ecc.);
• il richiamo della norma di progetto che si intende applicare;
• la classificazione del livello di pericolosità, ove previsto;
• lo schema a blocchi dell’impianto da realizzare;
• l’attestazione dell’idoneità dell’impianto in relazione al pericolo di incendio presente nell’attività”.