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Verifica della messa a terra

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La Verifica Messa a Terra è un controllo periodico stabilito d’obbligo dal DPR 462/01, che richiede a tutti i Datori di Lavoro con almeno un lavoratore nella propria azienda, di far eseguire la verifica messa a terra sugli impianti elettrici, con periodicità biennale o quinquennale.

Che cos’è la messa a terra

La messa a terra è un sistema di sicurezza indispensabile in un impianto elettrico perché lo protegge, mettendo al riparo anche le persone. Più tecnicamente si tratta di un insieme di azioni volte ad assicurare a masse metalliche il potenziale a terra, per evitare che siano in tensione tra di loro.

Un impianto di messa a terra è costituito da tre elementi:

  • conduttori di protezione
  • dispersori
  • interruttore differenziale.

Ogni apparecchiatura elettrica deve essere collegata al cavo della messa a terra; in caso di guasto accidentale la messa a terra fa scattare automaticamente il salvavita.

Quando è obbligatoria la verifica impianto di messa a terra?

 Nel 2001 è entrato in vigore il Decreto del Presidente della Repubblica DPR 462 che si occupa di regolamentare le verifica degli impianti di messa a  terra nelle attività lavorative.

La verifica della messa a terra è obbligatoria in tutte le attività dove siano presenti lavoratori  ma anche subordinati o equiparati (es. uffici, aziende, negozi).

La manutenzione regolare dell’impianto consiste nel controllo periodico ogni cinque anni dell’impianto di terra, ad esclusione di quelli installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e negli ambienti a maggior rischio in caso di incendio per i quali la periodicità è biennale.

Il datore di lavoro deve organizzare, come accennato, ha l’obbligo di effettuare la verifica periodica degli impianti elettrici di messa a terra e successivamente alla sua effettuazione, deve conservare il verbale di verifica rilasciato dall’organismo abilitato.

I controlli sono a campione e stabiliti annualmente dall’ISPESL, ma a carico, in termini di denaro, del datore di lavoro.

Non solo: quest’ultimo ha il compito di richiedere all’installatore dell’impianto la dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente, un documento molto importante che decreta l’effettiva omologazione dell’impianto stesso. Questa deve essere trasmessa entro trenta giorni dalla messa in esercizio delle apparecchiature all’ISPESL ed all’ ASL o all’ARPA territorialmente competenti.

Violazioni sanzionate penalmente

  • Non è stata effettuata la verifica secondo il DPR 462;
  • Non è stata effettuata la valutazione del ;rischio fulminazione;
  • Non è stato redatto il documento per il calcolo delle zone con pericolo di esplosione;
  • Non sono state prese tutte le precauzioni necessarie per la protezione dai contatti diretti e indiretti.

 Violazioni sanzionate amministrativamente 

  • Non vengono effettuate periodicamente manutenzioni sugli impianti di terra, sugli impianti di protezione scariche atmosferiche e sugli impianti elettrici nelle zone con pericolo d’esplosione;
  • Non vengono tenuti i documenti prodotti per la manutenzione e i verbali per gli organi ispettivi.

 Come si fa la verifica della messa a terra

Secondo quanto previsto dal DPR 462/01, le verifiche periodiche sugli impianti sono svolte esclusivamente da ispettori abilitati e, normalmente, l’esecuzione di una verifica ispettiva si compone di 5 fasi:

  • Esame documentale
  • Esame a vista
  • Prove di continuità
  • Prove di funzionamento
  • Misura della resistenza di terra

Il proprietario dell’impianto elettrico deve assicurarsi che l’installatore fornisca la Dichiarazione di Conformità (DI.CO) e deve inoltrarla entro 30 giorni allo Sportello Unico delle Attività Produttive presso il Comune di competenza.
Nei casi in cui la DI.CO non sia stata prodotta o non sia più reperibile, il proprietario dell’impianto elettrico dovrà incaricare un professionista abilitato per redigere la Dichiarazione di Rispondenza (DI.RI.)

Oltre alla dichiarazione di conformità (o di rispondenza), se l’impianto ha potenza impegnata superiore a 6kW, il proprietario dell’impianto deve disporre anche del progetto.

 Il servizio offerto consiste nell’esecuzione delle verifiche sopra citate da parte di una azienda nostra partner riconosciuta Organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive a svolgere le verifiche periodiche e straordinarie ai sensi del D.P.R. 462/01 su tutto il territorio nazionale.

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