Il D.Lgs 81/08 con il Titolo VIII “Agenti Fisici” , Capo I,II e III determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione a vibrazioni.
Ai sensi del presente Capo è obbligo del datore di lavoro effettuare una valutazione del rischio da vibrazioni al fine di aggiornare il documento di valutazione dei rischi. Campo di applicazione della norma sono tutte le attività con personale subordinato (dipendenti, soci, ecc…) in cui i lavoratori sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche.
IIl D.lgs. n. 187 del 19 agosto 2005 sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche, che ha recepito la Direttiva 2002/44/CE del 25 giugno 2002, prescrive specifiche metodiche di individuazione e valutazione dei rischi associati all’esposizione a vibrazioni del sistema mano-braccio (HAV) e del corpo intero (WBV) e specifiche misure di tutela, che vanno riportate nel documento di valutazione dei rischi (DVR).
Il servizio offerto consiste nella misurazione del rischio con apposito strumento (accelerometro) o in alternativa tramite banche dati accreditate a seconda delle singole necessità, e stesura del documento di valutazione del rischio da esposizione a vibrazioni meccaniche dei lavoratori.
Successivamente alla redazione del documento di valutazione dei rischi, in caso di superamento dei livelli di esposizione, verranno elaborate opportune misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi per ridurne l’esposizione.
Il documento deve essere aggiornato ogni 4 anni (art. 181 comma 2, D. Lgs. 81/08) e qualora i luoghi di lavoro, le attrezzature o l’organizzazione del lavoro abbiano subito modifiche, ampliamenti, trasformazioni rilevanti o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenziano la necessità.
L’importanza di questa valutazione specifica, deriva dalle possibili sorgenti di rischio e dai possibili effetti delle stesse sulla salute dei lavoratori.
L’utilizzo prolungato di attrezzature particolarmente vibranti sollecitano il sistema mano-braccio provocando disturbi circolatori, neurologici ed osteorticolari a carico degli arti superiori. I lavoratori invece che svolgono mansioni che richiedono l’utilizzo di macchine sono esposti a vibrazioni meccaniche che sollecitano l’intero corpo e provocano disturbi quali lombalgie, lombosciatalgie, ernie discali ma anche disturbi circolatori e digestivi.
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