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HSE Manager: che cos’è e che competenze ha

Tematiche come sicurezza e salute dell’ambiente all’interno del contesto aziendale sono sempre più al centro dell’attenzione. Questi aspetti, infatti, non solo contribuiscono al benessere dei dipendenti ma influiscono anche sulla reputazione aziendale, sulla conformità normativa e sulla sostenibilità a lungo termine.

Per garantire la tutela di questi aspetti ha acquisito sempre più importanza, soprattutto negli ultimi anni, la figura dell’ health & safety manager, un professionista altamente specializzato che ha la responsabilità di gestire e supervisionare tutte le questioni relative alla salute, alla sicurezza e all’ambiente all’interno di un’organizzazione.

Questa figura professionale riveste un ruolo di coordinamento, consulenza e supporto, con l’obiettivo di proteggere il benessere dei dipendenti e l’ecosistema circostante.

Nei prossimi paragrafi analizziamo assieme questo ruolo.

Chi è il HSE Manager?

HSE è l’acronimo di “Health, Safety & Environment” (letteralmente: Salute, Sicurezza e Ambiente): l’HSE Manager è la figura che si occupa della gestione di questi aspetti all’interno dell’ecosistema aziendale di attività e processi.

L’HSE manager è una delle figure emergenti nella moderna gestione ambientale, in quanto responsabile della soluzione dei problemi ambientali dell’impresa, guidandola tra obblighi, adempimenti, rischi ed opportunità.
Fino a poco fa essere HSE significava essere stati “investiti” di tale titolo senza alcuna necessaria preparazione specifica, il più delle volte trattandosi di una mera estensione delle competenze e del ruolo del RSPP.

Dal 2018 c’è però addirittura una specifica Norma UNI di riferimento, ed è a questa che oggi bisogna riferirsi: UNI 11720:2018

Cosa fa il HSE Manager?

Un HSE si occupa della redazione e dell’aggiornamento di tutta la documentazione necessaria all’adempimento degli obblighi in materia di Sicurezza e Ambiente, della gestione dei sistemi di sicurezza e di tutela ambientale, mantiene i rapporti con le autorità competenti e gli enti certificatori.

Studia e realizza gli adeguamenti conseguenti alla promulgazione di nuove leggi e norme, risolve le prescrizioni e le non conformità, raccoglie ed elabora i dati relativi al monitoraggio ambientale (scarichi, rifiuti, emissioni, risorse energetiche, etc.).

Assicura l’implementazione dei requisiti di legge in materia di salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, D.Lgs 81/08.
Si occupa della valutazione dei rischi e dei piani di miglioramento, della verifica e gestione dei piani manutenzione, effettua indagini fisiche strumentali con supporto esterno, aggiorna le procedure.
E ancora dovrà verificare la disponibilità ed il corretto uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e verificare le disposizioni del Piano Operativo di Sicurezza (POS), eventualmente segnalando le modifiche da apportare.

L’HSE  quindi unisce competenze legate all’ambiente e competenze relative alla sicurezza sul lavoro.

HSE manager: operativo o strategico?

Il Manager HSE è la persona che svolge attività di coordinamento, consulenza e supporto gestionale per la progettazione, l’implementazione e l’integrazione dei processi legati alla salute, alla sicurezza e all’ambiente nelle aziende sia pubbliche che private. Può svolgere compiti di carattere strategico o prettamente operativo a seconda delle aziende, del contesto di riferimento e della loro cultura organizzativa.

La UNI 11720 delinea le caratteristiche di due profili di HSE Manager, per ognuno dei quali sono previsti due livelli, in funzione di formazione, competenza ed esperienza:

  • Manager HSE Strategico/Manager HSE Strategico Senior
  • Manager HSE Operativo/Manager HSE Operativo Senior.

Il Manager HSE Strategico ricopre incarichi manageriali nell’ambito dell’Organizzazione e fa parte dell’alta direzione aziendale. Ha poteri decisionali in relazione alle scelte strategiche in ambito HSE ed è responsabile di tali scelte.

Il Manager HSE Operativo occupa una posizione più operativa rispetto alla figura del Manager HSE Strategico. Per quanto concerne gli aspetti prettamente operativi HSE ha piena autonomia decisionale.

Per entrambi i profili è previsto anche il livello Senior quando l’esperienza del Manager HSE è sostanzialmente maggiore rispetto al primo livello, come stabilito dalla norma UNI 11720.

Che requisite deve avere il manager HSE?

Per ottenere la certificazione per uno dei due profili sopra citati ( Manager HSE Strategico/Manager HSE Strategico Senior – Manager HSE Operativo/Manager HSE Operativo Senior), è necessario superare una pre-selezione “Analisi documentale” per la quale di richiede di:

  1. avere un curriculum vitae che includa esperienze lavorative legate ai temi dell’ambiente, della salute e della sicurezza per un numero minimo di anni stabilito dalla UNI 11720 a seconda del profilo
  2. poter dimostrare di aver svolto almeno 400 ore di formazione specialistica negli ambiti previsti dalla norma UNI 11720.

Superata questa “preselezione”, una commissione di esperti esaminerà il candidato attraverso una prova scritta e una prova orale.

Annualmente sono poi previste attività per il mantenimento del certificato che ha una validità triennale.

HSE manager e RSPP: quali differenze e quali sovrapposizioni?

Nell’organigramma delle aziende odierne, specie in quelle di dimensioni notevoli, c’è un dibattito aperto circa il posizionamento di due figure con responsabilità ai fini della sicurezza, ovvero:

  • RSPP, previsto dal D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81;
  • HSE Manager, definito dalla norma UNI 11720: 2018.

Per quanto riguarda i compiti e, più in generale, il ruolo delle due figure, partiamo dal definire i diversi profili professionali di Manager HSE:

  • HSE Manager Operativo, che ricopre una posizione organizzativa e ha piena autonomia decisionale limitata sugli aspetti operativi e strategici decisi dal vertice dell’organizzazione;
  • HSE Manager Strategico, che ricopre una posizione organizzativa con piena autonomia decisionale nelle scelte strategiche in ambito HSE, per raggiungere gli obiettivi definiti dal vertice dell’organizzazione.

Nonostante alcune differenze, entrambi i profili si configurano come profili che svolgono compiti di natura gestionale, come:

  • Supportare i vertici dell’organizzazione;
  • Promuovere la cultura della salute, della sicurezza e della protezione dell’ambiente;
  • Gestire i rapporti interni ed esterni all’azienda;
  • Aggiornarsi sui nuovi requisiti applicabili nel settore HSE.

Il RSPP, invece, coordina il servizio di protezione e prevenzione nello svolgimento dei compiti stabiliti dall’articolo 33 del D.Lgs 81/08, che sono:

  • individuare e valutare i rischi per la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro;
  • individuare misure di sicurezza volte a ridurre al minimo i rischi;
  • elaborare misure preventive e protettive e i relativi sistemi di controllo di tali misure;
  • elaborare procedure di sicurezza per le diverse attività svolte in azienda;
  • proporre programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
  • partecipare alle consultazioni sulla sicurezza sul lavoro e alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
  • fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36.

Nonostante ciò, il RSPP si configura come un consulente che ha il compito di collaborare con il Datore di Lavoro e che, soprattutto, non ha potere decisionale e di spesa.

A differenza del RSPP, l’HSE Manager ha maggiori poteri ed autonomia decisionale, specie se si tratta di quello che svolge un compito “Strategico”.

Se vuoi ricevere una consulenza specifica o se vuoi valutare la nomina di un consulente esterno nell’ambito dei sistemi di gestione (a cui HSE Manager fa capo) contattaci senza impegno. Un nostro professionista sarà lieto di poterti aiutare.

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